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Il Comune di Trento e Trento Smart City

Per comprendere l’idea che sta alla base della costruzione di Trento smart city è necessario riassumere brevemente il percorso fatto negli ultimi anni.

Come molte città è stato avviato da tempo il processo di automazione del back-office, rivisti e semplificati i processi interni, anche quelli che coinvolgono più servizi e realizzate infrastruttura e reti fisiche che abiliti l’erogazione di servizi di qualità a favore dei cittadini.

L’intento e lo scopo principale che ha guidato le scelte e le azioni è - oggi come in passato - quello di riuscire a declinare il piano tecnico in modo tale da raggiungere le persone comuni, i nostri cittadini, chi di mestiere fa altro.

L’occasione per mettere le persone concrete al centro di questo processo di innovazione e di “cambiamento” è stata fornita dal riconoscimento che la nostra città ha ricevuto dall’associazione mondiale IEEE che ha selezionato Trento come una delle 10 migliori smart cities al mondo.

Il principale criterio di selezione ha considerato la capacità, giudicata ottima, con cui la città capoluogo si relaziona con la molteplicità degli enti e le realtà del territorio per costruire strategie, progetti e soluzioni che contribuiscono al raggiungimento di un’ottima qualità della vita.

È fondamentale mantenere e in prospettiva migliorare questa rete di relazioni con gli enti di ricerca, con l’Università e con gli enti amministrativi. Il passo successivo dovrà essere quello di raggiungere e collaborare in maniera sinergica anche con le aziende che si occupano in particolare di ICT.

Nella città esistono molte realtà di questo tipo che in questi anni sono cresciute e hanno trovato spazi di mercato e luoghi di espansione che le rendono interlocutori preziosi.

È opinione condivisa tra chi si occupa di innovazione che è decisivo, per avere successo, fare rete e mettere in sinergia competenze e capacità distribuite su realtà diverse. Per raggiungere obiettivi comuni è necessario connettere le migliori risorse disponibili, aggregare persone e pensieri, fare massa critica. “Economia dell’aggregazione” è il termine che meglio riassume l’idea secondo cui i territori di piccole e medie dimensioni da soli non riescono ad ottenere i risultati finanziari e le ricadute sul territorio sperate per quanto capaci e volenterosi essi siano. Il concetto guida è che ogni comunità non basta a sé stessa, ma è necessario che le città si mettano in rete, che ognuna rispetti le zone limitrofe e riconosca in loro il potenziale che possono esprimere. Le città non devono chiudersi in sé stesse, isolandosi, accrescendo tensioni e disuguaglianze che sfociano quasi sempre in intolleranza. Viceversa i centri abitati e i territori devono diventare risorse gli uni per gli altri guardando al benessere dei cittadini e alla tutela dell’ambiente in cui vivono.

La tecnologia sostiene soluzioni innovative per raggiungere questi obiettivi.

Trento già da qualche anno è impegnata su questo percorso; alcuni passi sono già stati compiuti e molte mete concrete sono state raggiunte. È però necessario continuare ad investire in innovazione, tuttavia nel contempo è necessario fornire ai cittadini strumenti culturali affinché il vantaggio raggiunto diventi fruibile in modo capillare e in tutti si accresca e si diffonda la consapevolezza di quanto una città più smart può dare ai suoi abitanti.

In questo processo di mutamento le persone devono essere messe al centro, acquisire maggiore consapevolezza e divenire attori principali delle scelte e delle sfide che si presenteranno nei prossimi anni, come la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico e l’economia circolare.